Il presidente brasiliano Lula apre il vertice dei BRICS condannando il genocidio di Israele a Gaza

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Rio de Janeiro. Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha aperto il vertice dei BRICS con un discorso in cui ha condannato la guerra di Israele a Gaza, affermando: “Non possiamo rimanere indifferenti al genocidio commesso da Israele contro il popolo palestinese”.

Domenica ha anche detto ai leader di Cina, India e altre nazioni che l’uso della fame da parte di Israele come arma di guerra è assolutamente inaccettabile e che l’unica soluzione è che Israele abbandoni i territori occupati e crei uno Stato palestinese entro i confini del 1967.

I leader del crescente gruppo dei BRICS sono riuniti a Rio de Janeiro per un vertice di due giorni in cui discuteranno le modalità per rafforzare la cooperazione in un contesto che, a loro dire, è fonte di serie preoccupazioni per il predominio occidentale.

Al vertice dei BRICS, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha anche affermato che Stati Uniti e Israele stanno violando la Carta delle Nazioni Unite e hanno intrapreso attacchi “illegali” contro l’Iran, Gaza e altrove.

“Invito tutti a comprendere appieno la profondità e la ripugnanza di questa illegalità e le conseguenze estremamente pericolose della continua impunità del regime israeliano nella sua occupazione, apartheid, genocidio e fomentare la guerra nella nostra regione”, ha affermato.

I leader dei BRICS riuniti a Rio de Janeiro hanno inoltre invitato tutte le parti in guerra a Gaza a “impegnarsi in buona fede in ulteriori negoziati per raggiungere un cessate il fuoco immediato, permanente e incondizionato”.

In una dichiarazione congiunta, il blocco di 10 nazioni ha anche chiesto un “pieno ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza e da tutte le altre parti dei Territori Palestinesi Occupati”.

Ha inoltre condannato gli attacchi statunitensi e israeliani contro l’Iran e ha sollecitato soluzioni “giuste e durature” ai conflitti in tutto il Medio Oriente.

Le dichiarazioni sono arrivate mentre i colloqui per la tregua a Gaza tra Israele e Hamas riprendevano a Doha e mentre aumentava la pressione per porre fine al genocidio israeliano, durato 21 mesi, che ha ucciso oltre 57.400 persone, in maggioranza bambini e donne.

(Fonti: Quds News, MEMO, agenzie).

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