L’Olocausto gazawi prosegue per il 735° giorno consecutivo, nonostante l’annuncio del cessate-il fuoco. 17 palestinesi uccisi e 71 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nelle ultime 24 ore. Le forze di occupazione si stanno ritirando

Pagina iniziale / Punti salienti / L’Olocausto gazawi prosegue per il 735° giorno consecutivo, nonostante l’annuncio del cessate-il fuoco. 17 palestinesi uccisi e 71 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nelle ultime 24 ore. Le forze di occupazione si stanno ritirando

Gaza – InfoPal. Per il secondo anno consecutivo, l’entità canaglia e genocida israeliana continua la sua guerra di sterminio della popolazione della Striscia di Gaza, violando tutti gli accordi e facendosi beffe anche delle proposte dell’inquilino della Casa Bianca, mostrando chi è il padrone e chi il servitore. Ricordiamo che questa guerra genocida è ampiamente appoggiata da USA, Gran Bretagna e Unione Europea, che forniscono armi e sostegno a vari livelli, con la connivenza di molti Paesi arabi e islamici. Nel frattempo, l’entità terrorista continua gli attacchi e la colonizzazione di Libano e Siria, e i periodici bombardamenti contro lo Yemen. Viola spazi aerei, territoriali e marittimi di qualsiasi Stato del mondo, considerandosi “sopra la legge umana e il diritto internazionale”, in quanto “eletta” dal suo “dio”.

17 palestinesi uccisi e 71 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nelle ultime 24 ore.

Le autorità sanitarie riferiscono che dall’inizio della giornata sono stati registrati 30 decessi negli ospedali della Striscia di Gaza, tra cui sette palestinesi uccisi oggi dalle forze israeliane, mentre gli altri sono stati estratti dalle macerie.

Due palestinesi sono stati uccisi e almeno altri sette sono stati estratti dalle macerie dei precedenti bombardamenti di venerdì, mentre gli attacchi aerei e di artiglieria israeliani continuavano nonostante l’accordo di cessate il fuoco fosse ufficialmente entrato in vigore nella Striscia di Gaza.

Un impiegato comunale del municipio di Gaza è stato ucciso dopo essere stato colpito dalle forze israeliane vicino al bacino idrico di Sheikh Radwan, nel nord.

Un altro giovane, Mahmoud Ahmad Zaarab, è stato ucciso da colpi d’arma da fuoco israeliani nella zona di Al-Iqlimi ad al-Mawasi, Khan Yunis, nel sud. Anche una ragazza è morta per le ferite riportate in un precedente attacco nella zona di Asdaa, a nord-ovest di Khan Yunis.

Nel frattempo, squadre della protezione civile e civili hanno recuperato i corpi di almeno altri sette martiri dalle macerie della città di Gaza, vittime di precedenti attacchi aerei israeliani.

Questa mattina, le forze israeliane hanno aperto il fuoco nella zona di Al-Shakoush, a nord-ovest di Rafah e a nord-est di Khan Yunis, usando granate fumogene per mascherare i movimenti.

Questa mattina, gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato diversi attacchi contro il campo profughi di Al-Shati e il quartiere di Tel al-Hawa, nella città di Gaza. Ulteriori attacchi aerei hanno colpito Khan Yunis e l’artiglieria israeliana ha bombardato a nord-ovest del campo profughi di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale.

Pesanti spari e razzi hanno illuminato il cielo all’alba vicino al corridoio di Netzarim, nella Striscia di Gaza centrale.

Le forze israeliane hanno iniziato a ritirarsi da diverse aree occupate, verso le linee concordate, sotto la copertura continua del fuoco di artiglieria e del fumo.

Secondo l’agenzia di stampa israeliana Walla, le forze israeliane hanno iniziato a ritirarsi dalla città di Gaza e dal campo di Al-Shati, comprese le unità di combattimento della Brigata Golani e della 7ª Brigata Corazzata regolare.

In un comunicato stampa, Mahmoud Basal, portavoce della Difesa Civile di Gaza, ha esortato i residenti a non tornare nelle aree recentemente abbandonate dalle forze israeliane, soprattutto vicino ai confini di Gaza, fino a quando le autorità competenti non avranno confermato ufficialmente il ritiro completo.

Dopo diversi rinvii, il governo israeliano ha ratificato ufficialmente l’accordo di cessate il fuoco firmato a Sharm el-Sheikh, mediato da Egitto, Qatar, Turchia e Stati Uniti.

Secondo i media israeliani, l’accordo di cessate il fuoco è stato confermato dopo quattro rinvii e alla presenza degli inviati dell’amministrazione Trump, Jared Kushner e Steve Witkoff.

(Fonti: Quds Press, Quds News, PressTv, PIC, Wafa, The Cradle, Al-Mayadeen; ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor, Telegram; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza, Telegram e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://infopal.com.br/category/genocidio-e-pulizia-etnica-a-gaza

Dove i tuoi dati sono inviati