Israele rifiuta di includere i medici palestinesi rapiti nella lista dei prigionieri da rilasciare

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Gaza. Israele non includerà due importanti medici palestinesi, Hussam Abu Safia e Marwan al-Hams, nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco e scambio di prigionieri, ha rivelato un funzionario di Hamas l’11 ottobre.

“L’occupazione si è rifiutata di rilasciare il dottor Hussam Abu Safia”, ha dichiarato venerdì un funzionario di Hamas alla CNN.

Abu Safia è stato rapito dalle truppe israeliane nel dicembre 2024 e portato nel centro di detenzione di Sde Teiman, dove molti palestinesi sono stati uccisi, torturati e aggrediti sessualmente.

E’ stato arrestato insieme a decine di altre persone durante un attacco israeliano all’ospedale Kamal Adwan, uno dei tanti avvenuti durante la guerra.

Secondo l’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, durante l’attacco sono state giustiziate persone, tra cui personale medico e civili sfollati che si erano rifugiati nell’ospedale.

Nel febbraio 2025, la sua famiglia annunciò che stava subendo “gravi torture e maltrattamenti” da parte dei carcerieri israeliani, sottolineando che gli veniva dato un solo pasto “di scarsa qualità” al giorno.

Israele ha affermato, senza prove, che Abu Safia era un membro di Hamas e di “aver avviato un’indagine su di lui”.

L’avvocato di Abu Safia, Ghaida Qassem, aveva affermato, a luglio, che, dal suo rapimento e detenzione da parte di Israele, il direttore dell’ospedale aveva perso circa 40 chili passando da circa 100 a 60 chili.

Le autorità israeliane hanno impedito ad Abu Safia di accedere a farmaci e cure di cui ha bisogno, in particolare per le sue irregolarità cardiache.

“Continua a indossare abiti invernali in condizioni estreme di fame, tortura e completo isolamento”, ha proseguito Qassem nella sua dichiarazione.

Il funzionario di Hamas ha anche dichiarato alla CNN che Marwan al-Hams, direttore dell’ospedale Abu Youssef al-Najjar di Rafah e dirigente che sovrintende gli ospedali da campo a Gaza, non sarebbe stato rilasciato.

Hams è stato rapito a luglio da una forza israeliana sotto copertura durante un’irruzione in un bar vicino all’ospedale da campo del CICR in strada Al-Rashid, ad Al-Mawasi, nella zona occidentale di Rafah.

Durante l’incursione, hanno sparato e ferito Hams, uccidendo anche i fotoreporter freelance Tamer Rebhi Rafiq al-Zaanin e Ibrahim Atef Atiyah Abu Asheibah.

Al momento dell’attacco, Hams stava partecipando alle riprese di un documentario prodotto da Zaanin.

Gli uomini hanno rapito Hams, lo hanno ferito, e si sono allontanati a bordo di un veicolo bianco.

Secondo il figlio di Hams, quest’ultimo è detenuto nella prigione di Ashkelon. Anche sua figlia, Tasneem, è detenuta nella stessa prigione.

Tasneem è un’infermiera ed è stata rapita da un’unità speciale israeliana mentre si recava al lavoro nella zona di Al-Mawasi a Khan Yunis.

Fonti intervistate da Quds Press hanno indicato che il collaboratore palestinese di Israele, Yasser Abu Shabab, ha avuto un ruolo nel rapimento del dottor Hams.

Le “Forze Popolari” di Abu Shabaab erano armate e finanziate dallo Shin Bet, l’agenzia di intelligence interna israeliana, per saccheggiare i convogli di aiuti che entravano a Gaza nell’ambito dell’assedio affamato di Israele.

Middle East Eye (MEE) riferisce che, secondo i dati del Palestinian Healthcare Workers Watch, almeno 28 medici di Gaza sono stati rapiti e sono trattenuti in custodia israeliana.

Otto di loro sono consulenti di spicco in chirurgia, ortopedia, terapia intensiva, cardiologia e pediatria.

Nel frattempo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riferito all’inizio di questo mese che, a causa degli attacchi aerei e dei bombardamenti israeliani, solo 14 dei 36 ospedali di Gaza sono ancora in grado di fornire alcuni servizi sanitari essenziali.

L’OMS stima che la violenza israeliana abbia causato lesioni mortali a quasi 42.000 persone a Gaza, tra cui traumi agli arti, al midollo spinale e al cervello.

Secondo i dati delle Nazioni Unite, durante il genocidio Israele ha ucciso 1.722 operatori sanitari, una media di due al giorno.

(Fonti: The Cradle, Quds News e agenzie).

Traduzione per InfoPal di F.F.

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